Il chakra (チャクラ, chakura) è una forma di energia necessaria per qualsiasi tecnica. Tramite vari metodi, come le posizioni delle mani, si può controllare e manifestare il chakra per creare effetti altrimenti impossibili, come camminare sull'acqua, sputare fuoco o creare illusioni. Il chakra non è visibile ad occhio nudo, a meno che non sia altamente concentrato o manifestato in grande quantità; ciò accade di rado a causa della presenza di certe zone del corpo che limitano la quantità di chakra che un individuo può rilasciare in ogni momento.
Origini[]
Sulla Terra, in origine, il chakra apparteneva solo all'Albero Divino, un antico albero venerato dai terrestri come una divinità. Quest'albero ogni mille anni produceva un frutto, che nessun essere umano aveva il permesso di toccare. Kaguya Otsutsuki fu il primo essere a mangiare il frutto dell'Albero, e divenne il primo possessore del chakra sulla Terra. In seguito, Kaguya ebbe due figli, Hamura e Hagoromo Otsutsuki, che furono i primi umani a nascere con il chakra.[1] Da adulto, Hagoromo condivise il chakra con tutti gli esseri umani attraverso una pratica chiamata Ninshu, nell'intenzione che questo potesse connettere l'energia spirituale delle persone per permettere loro di capirsi anche senza parlare. L'intento pacifista di Hagoromo, tuttavia, si rivelò un fallimento: gli umani, anziché usare il chakra per capirsi a vicenda, lo utilizzarono per incrementare le proprie capacità fisiche, creando le arti magiche.[2]
Descrizione[]
Dopo essere stato diffuso da Hagoromo, meglio ricordato come l'Eremita delle Sei Vie, il chakra è diventato una parte essenziale della forza vitale di ogni individuo: chi rimane senza chakra muore. Il chakra viene incanalato attraverso un particolare sistema circolatorio, simile a quello sanguigno, tramite il quale può raggiungere tutte le cellule del corpo. Sui condotti di questo sistema circolatorio sono presenti 361 buchi piccoli come la punta di un ago, che prendono il nome di fori del chakra o di punti di fuga. Dato che sono le aperture da cui fuoriesce il chakra usato per le tecniche, se li si colpisce si può manipolare il flusso di chakra controllandolo a piacimento.
Il chakra viene prodotto combinando due diverse forme di energia: l'energia fisica (身体エネルギー, shintai enerugī), prodotta da ogni singola cellula del corpo, e l'energia spirituale (精神エネルギー, seishin enerugī), derivata dalla coscienza dell'individuo. Potenziare queste energie tramite processi come esercizio fisico, studio o assunzione di farmaci finisce per potenziare ulteriormente il chakra. Per esempio, praticare più volte una precisa tecnica incrementerà l'energia mentale tramite l'esperienza, permettendo quindi di produrre più chakra e in tal modo di potenziare la tecnica; ovviamente lo stesso vale per l'energia fisica, solo che in tal caso il ninja deve aumentare le proprie capacità fisiche.
In qualsiasi momento della giornata, un ninja può impastare e usare una certa quantità di chakra prima di esaurirlo, dopodiché deve aspettare di recuperare le forze. È possibile incrementare questo livello massimo con l'allenamento, ma restano dei limiti determinati dalla genetica.[3] Per esempio, Kakashi Hatake ha una riserva di chakra nella media, ma nessun tipo di allenamento gli permetterebbe di raggiungere i livelli di Naruto Uzumaki,[4] che è uno dei pochi Iindividui reincarnati capaci di incrementare esponenzialmente le proprie riserve di chakra in poco tempo.
Il chakra cambia da individuo a individuo, il che permette a certi ninja di distinguerli. Tali differenze sono genetiche, quindi individui imparentati hanno chakra simili, e a lungo andare si può determinare a quale clan[5] (o addirittura popolo)[6] appartenga un determinato individuo. È possibile cambiare il proprio chakra integrando DNA di altre persone nel proprio corpo: così facendo si combinano chakra differenti per dare origine a un chakra totalmente nuovo.[7] Nell'anime, viene suggerito che due o più chakra simili (come quelli di un genitore e un figlio) si influenzano a vicenda quando sono vicini.[8] Ogni chakra ha un suo "colore" che può essere percepito da chi possiede certi occhi[9] (nell'anime, il chakra è generalmente di colore blu).
Sebbene ogni tipo di tecnica richieda chakra per essere attivata, le Arti Marziali non ne hanno sempre bisogno: un semplice pugno o calcio richiede solo energia fisica, tuttavia l'individuo necessita comunque del chakra per vivere.
Controllo del chakra[]
Visto che per sviluppare il chakra serve tempo e molto allenamento, ciò che conta non è possederne in grande quantità ma saper usare efficientemente quello a disposizione. Questo processo si chiama controllo del chakra (チャクラコントロール, chakura kontorōru). Un ninja dotato di ottimo controllo del chakra impasta solo la quantità minima necessaria ad eseguire una tecnica. Se viene usato più chakra del necessario, la quantità superflua viene dispersa, con conseguenze negative per la resistenza dell'utilizzatore, che si stancherà più in fretta. Nel caso un ninja cerchi di usare una tecnica che richiede più chakra di quello a disposizione, la tecnica non si attiva, il chakra si esaurisce e nel peggiore dei casi si rischia la morte.[10]
Esercizi generali per migliorare il controllo del chakra sono:
- Concentrare il chakra in una foglia poggiata sulla fronte: questo esercizio permette al ninja di rimuovere pensieri superflui, dedicando piena attenzione all'impasto del chakra: questo processo incrementa notevolmente la potenza rilasciata.
- Arrampicata sugli alberi: per poter camminare su una parete verticale, è necessario immettere una precisa quantità di chakra nei piedi. Se si impasta troppo chakra, il piede non si appoggia al tronco e si viene spinti all'indietro; se invece se ne impasta troppo poco, il piede non si attacca a dovere e il ninja cade a terra.
- Camminare sull'acqua: Mentre camminare su pareti verticali richiede di mantenere una precisa quantità di chakra, camminare sull'acqua richiede una spinta costante per evitare di sprofondare.
Un buon modo per impastare chakra nel corpo è farlo girare nello stesso senso in cui crescono i capelli dell'individuo.[11] Usare posizioni delle mani facilita l'uso del chakra, permettendo al ninja di usare tecniche in maniera più rapida ed efficiente. Ninja che hanno grande controllo del chakra sono portati per le arti mediche e quelle illusorie.
Il chakra può essere usato anche per aumentare le capacità fisiche. Concentrandolo in una certa parte del corpo, come i piedi, si può incrementare la velocità dei movimenti. Si può fare così anche con i cinque sensi; per esempio, concentrare chakra nel naso aumenta le capacità olfattive, come fanno alcuni ninja della Foglia. Nell'anime, viene mostrato che è possibile fare lo stesso con la mente, permettendo di elaborare informazioni in maniera più efficiente.[12]
Mentre si sta eseguendo un'arte magica, il chakra si può manipolare in due modi:
- tramite l'alterazione della forma (形態変化, Keitai Henka), che manipola il chakra dandovi una forma. Questo processo determina le dimensioni, il raggio e lo scopo della tecnica;
- con l'alterazione delle proprietà (性質変化, Seishitsu Henka) si cambia le proprietà fisiche del chakra e trasformandolo in qualcosa di simile a un elemento naturale, imitandone così le proprietà.
Combinare i due metodi è possibile, anche se i ninja capaci di farlo sono rari.[13]
Tipi di chakra[]
in lavorazione
Fonti[]
- ↑ Naruto, cap. 646, pag. 6-9
- ↑ Naruto, cap. 665, pag. 6-7
- ↑ Naruto, cap. 671
- ↑ Naruto, cap. 18, pag. 25
- ↑ Naruto, cap. 525, pag. 3
- ↑ Naruto, cap. 547, pag. 2
- ↑ Naruto, cap. 667, pag. 2
- ↑ Naruto: Shippuden, ep. 70
- ↑ Naruto, cap. 360, pag. 14
- ↑ Naruto, cap. 128, pag. 11
- ↑ Naruto, cap. 151, pag. 11
- ↑ Boruto: Naruto Next Generations, ep. 16
- ↑ Naruto, cap. 321, pag. 8