| Manda Secondo | |
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| (二代目マンダ, Nidaime Manda) | |
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| Debutto | |
| Manga | Naruto #513 |
| Anime | Naruto: Shippuden #255 |
| Informazioni | |
| Sesso |  Maschio
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| Specie | Serpente |
| Età | 1 anno |
| Classificazione | Evocazione |
| Fedeltà |  Caverna dei Draghi
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| Compagno | Kabuto Yakushi (creatore ed evocatore) |
| Famiglia | |
| Famiglia | Manda (fonte genetica) |
Manda Secondo (二代目マンダ, Nidaime Manda) è il serpente che Kabuto Yakushi ha creato dopo aver assorbito e imparato a controllare le cellule e i poteri di Orochimaru. E' stato creato dalle cellule del Manda originale insieme ad alcuni preparati di altre specie. Questo serpente è più grande, più forte e dotato di sensi molto più acuti dell'originale Manda, oltre a questo dispone di quattro zampe (né molto grandi né molto grosse) con quattro artigli ciascuna simili a quelle di un drago tradizionale giapponese. La sua coda è identica a quella di un serpente a sonagli, quindi possiede anche un veleno discretamente potente nei suoi denti venefici. Viene evocato da Kabuto nell'oceano con lo scopo di trovare la tartaruga gigante dove si nascondono Naruto e Killer Bee e catturarli. Il serpente, nuotando ad una velocità elevatissima, riesce nella sua missione e morde la tartaruga così da farla gridare e rivelare la posizione a Kabuto, supportato da Deidara (da lui resuscitato). Con una combinazione di una medusa esplosiva di quest'ultimo, il serpente riesce a ribaltare completamente la tartaruga gigante e a farla rovesciare. Kabuto, però, si rende conto della difficoltà nel catturare i nemici in quanto si trovano nel guscio della tartaruga mentre Onoki e le sue guardie lo stanno inseguendo, così cattura con astuzia Yamato e si rifugia nel naso del serpente gigante che, svanendo con l'annullamento della Tecnica del Richiamo, mette al sicuro Kabuto. Questo serpente è molto meno aggressivo dell'originale, non dimostra di saper parlare ma comunica mentalmente con il suo padrone (tramite il piccolo serpente che Kabuto tiene sempre collegato al suo corpo) e gli obbedisce fedelmente senza alcuna pretesa in cambio della sua collaborazione.
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