Non ho nulla | |||||
(何も無い, Nani mo nai) | |||||
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Informazioni | |||||
Volume | Naruto #61 | ||||
Saga | Grande guerra ninja: Sasuke ed Itachi | ||||
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Anime | Naruto: Shippuden Episodio 335 | ||||
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Non ho nulla (何も無い, Nani mo nai) è il capitolo 582 del manga di Naruto.
Trama[]
Sasuke dice di non sapere che esistesse un'altra tecnica come l'Izanagi. Kabuto dice che non ne sanno nulla e usa la sua tecnica della Vitalizzazione per alterare il terreno e usarla contro Sasuke e Itachi.
Itachi usa il Susanoo per proteggere Sasuke, ma non può evitare di essere trafitto da alcune stalattiti e stalagmiti. Kabuto si prepara a rimuovere il suo sigillo per riprendere il controllo di Itachi, ma Sasuke glielo impedisce usando l'Amaterasu intorno a lui come protezione.
Successivamente, Kabuto commenta che il suo potere non è lontano da quello dell'Eremita delle Sei Vie. Itachi gli dice che gli ricorda se stesso nel passato e che per questo motivo perderebbe.
Kabuto ancora non vede questa opzione. Poco dopo, Kabuto dice loro che in realtà non sanno nulla di lui e comincia a ricordare come è stato trovato da una specie di suora che si prendeva cura dei bambini abbandonati e poiché conosce alcune informazioni sulle arti mediche.
Kabuto ricorda come si proponeva di curare i feriti, così, un uomo di nome Urushi lo incontra e lo porta sulla sua spalla per aiutarlo a camminare verso dove vivono con gli altri bambini.
In questo luogo, chiedono a Kabuto il suo nome, ma lui non risponde, il che vuol dire che non se lo ricorda. Urushi gli mette un elmo in testa e la suora decide di chiamarlo Kabuto. Al bambino piace il nome e sorride.
Di notte, il piccolo Kabuto si alza e ascolta la suora e altri responsabili del centro discutere sulla mancanza di soldi per l'orfanotrofio. Gli adulti lo scoprono e gli dicono che sono passati 20 minuti dall'ora di andare a dormire, dicendogli di andarsene.
Kabuto non risponde. Gli adulti pensano che sia troppo piccolo per fare calcoli, ma la suora si accorge che Kabuto non può vedere e gli dà gli occhiali.
Kabuto risponde che è ora di andare a dormire alle 9 e ringrazia in lacrime per gli occhiali.
Kabuto dice a se stesso che il suo nome è un codice, che i suoi occhiali sono uno strumento, che non è stato nessuno fin dall'inizio e che fin dall'inizio non ha avuto nulla.