Sai Yamanaka[1][2][3][4] | |||||
(サイ, Sai) Sai Yamanaka (山中サイ, Yamanaka Sai)[5] | |||||
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Debutto | |||||
Manga | Naruto #281 | ||||
Anime | Naruto: Shippuden #32 | ||||
Romanzo | Kakashi Hiden | ||||
Doppiatori | |||||
Seiyu | Satoshi Hino | ||||
Italiano | Maurizio Merluzzo | ||||
Informazioni | |||||
Compleanno | 25 Novembre | ||||
Sesso | Maschio | ||||
Età | Seconda Parte: 16-17 anni | ||||
Altezza | Seconda Parte: 172.1 cm Epilogo: 176 cm | ||||
Peso | 53.3 Kg | ||||
Sangue | A | ||||
Fedeltà | Villaggio della Foglia Radice Alleanza degli Shinobi | ||||
Gruppo | Team Kakashi Team 1 (solo anime) Squadra d'Agguato Team 25 | ||||
Clan | Yamanaka | ||||
Carriera Ninja | |||||
Rango | Shippuden: Anbu Gaiden: Chubu | ||||
Registro Ninja | 012420 | ||||
Promozione dall'Accademia | 9 anni | ||||
Promozione a Chunin | 10 anni | ||||
Famiglia | |||||
Famiglia | Shin(Fratello adottivo) Ino Yamanaka(moglie) Inojin Yamanaka(figlio) | ||||
Alterazioni delle Proprietà | |||||
Elementi | |||||
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Sai (サイ, Sai) è un ninja specializzato in tecniche ninja artistiche. Sai è membro della ormai scomparsa Radice, una sottosezione indipendente della ANBU, per questo Sai non è il suo vero nome ma è un nome in codice impostogli da Danzo per la sua missione con il Team 7. Inizialmente si comporta da insensibile con Naruto e Sakura, con una naturalezza che si fatica a comprendere e sempre col sorriso sul volto. Specialmente è solito litigare con Naruto che, inizialmente, considera ancora Sasuke il terzo membro del Team, anche se li ha traditi con Orochimaru[6].
Per le sue tecniche artistiche usa un rotolo, un pennello e dell'inchiostro con cui disegna animali che "prendono vita" ed obbediscono ai suoi ordini. È inoltre abile nel maneggiare la spada che tiene in un fodero sulla schiena e che utilizza per contrastare attacchi a sorpresa.
Introduzione[]
Sai è uno dei personaggi più complessi del manga. Inizialmente si comporta da insensibile con Naruto e Sakura, con una naturalezza che si fatica a comprendere e sempre col sorriso sul volto. Egli si presenta a Naruto attaccandolo , inoltre Sai chiama spesso Sakura "racchia" . Sai peggiora la sua situazione apostrofando Sasuke con parole piuttosto pesanti di fronte ai suoi ex compagni di squadra. A causa di questo atteggiamento Sai viene inizialmente rifiutato da Naruto come nuovo componente del Team 7[7]. Naruto, infatti, insiste nel dire che il terzo membro del Team 7 è Sasuke, anche se li ha traditi. Riceve anche un pugno ben mirato da Sakura dopo un maligno commento sul conto di Sasuke.
Nel prosieguo della storia, Sai rivela i suoi problemi nel mostrare e percepire emozioni a causa dello speciale addestramento a cui sono sottoposti gli aspiranti membri della Radice. Lui reputa il completamento della missione più importante della salvezza dei suoi compagni, esattamente come la pensava Kakashi Hatake prima che Obito Uchiha morisse per salvarlo. Questo si nota sia durante un allenamento con Naruto, sia quando ignora l'ordine di Yamato di salvare Sakura che, dopo essere svenuta, sta cadendo dal ponte durante lo scontro con Orochimaru. Parte dell'incapacità di Sai nel percepire le emozioni è dovuta anche alla scomparsa di suo fratello (Sai afferma che Naruto gli ricorda molto il fratello defunto Shin).
Conoscendo sempre di più sia Naruto che Sakura, Sai s'impegna nel cercare di instaurare con loro un legame di amicizia. Man mano che la storia prosegue, infatti, il rapporto fra i tre migliora significativamente: da un lato i compagni di squadra iniziano a conoscere dettagli sul passato di Sai, dall'altro il ninja cerca di migliorare e di mostrarsi più "normale" (in alcuni momenti, però, Sai interrompe ingenuamente situazioni pseudo-amorose tra Naruto e Sakura, provocando situazioni particolarmente comiche).
Dall'ultimo Databook si è scoperto che Sai ama il tofu e odia Anko Mitarashi, l'esaminatrice dell'esame chunin che in seguito andrà con lui in missione durante l'attacco di Konoha. Uno dei suoi principali desideri è quello di avere l'occasione di sfidare Kakashi Hatake.
Storia[]
Infanzia[]
Uno dei molti orfani anonimi arruolato nel ramo segreto di Konoha dell'ANBU, Radice, un'organizzazione fondata da Danzo, il ninja più militarista nel Villaggio della Foglia, che preferisce decisamente la guerra alla pace. Sai fu cresciuto e condizionato da quest'ultimo per non provare nessuna emozione. Il nome "Sai" è in realtà un nome in codice datogli da Danzo per entrare a far parte del Team 7. Il suo nome attuale è attualmente ignoto, anche per lui.
Sai ha circa la stessa età di Naruto e Sakura ed orfano di entrambi i genitori. Fu promosso all'accademia a 9 anni e un anno dopo divenne Chunin e membro della Radice, dove incontrò Shin, che da quel momento divenne per lui come un fratello maggiore. Insieme affrontarono molti nemici, uscendo sempre vincitori da ogni scontro. Di solito, dopo le varie missione assegnate, Sai rimaneva sveglio a disegnare e Shin lodava i suoi disegni. Ecco perché decide di creare un libro illustrato al fratello. Più tardi, Shin morì per colpa di una grave malattia, e Sai non si è più ripreso da quel giorno. Di fronte alla morte di Shin, Sai stava ormai concudendo il libro illustrato che dipingeva tutti i vari nemici afrontati in passato e i sentimenti reciproci tra i due ragazzi. I ritratti di Sai e Shin sono localizzati a fini opposte del libro, e nelle pagine centriste c'è solo una bozza in fase di lavorazione. Sai non ha mai completato quel libro, fino a quando non incontrerà Naruto Uzumaki che vedrà in lui l'immagine del fratello adottivo. Continuerà ad allenarsi per conto di Danzo, il suo tutore, che vorrebbe trasformare la Konoha di ora in quella militarista, distruggendo il progetto degli Hokage.
Team 7[]
La sua prima missione per conto di Danzo, effettuata parallelamente a quella con il Team 7, consiste nell'uccidere Sasuke perché potrebbe rivelarsi un pericolo per Konoha. Sai, così, entra a far parte del Team Kakashi, che in gravi condizioni, lascia il posto a Yamato (o Tenzo). Danzo si assicura che Sai riesca ad entrare nel gruppo, così per poter localizzare la posizione di Sasuke. Si presenta a Naruto attaccandolo di sorpresa, mentre quest'ultimo era con il Team di Shikamaru. Sai utilizza le sue tecniche artistiche, utilizzando un rotolo, un pennello e dell'inchiostro con cui disegna animali che "prendono vita" ed obbediscono ai suoi ordini. In seguito, riappare di nuovo a Naruto come nuovo membro del Team 7. I rapporti tra i due non vano molto bene inizialmente, in quanto Sai è di solito prendere in giro Naruto dicendogli che non ha il pene, e inoltre chiama spesso Sakura "racchia". Yamato dà ai tre un'ora di tempo per prepararsi. Qui Sai viene attaccato da un membro della Radice che gli ordina di non fallire, per nessuna ragione, la missione. Poco dopo, il gruppo si mette in cammino per giungere al Ponte del Cielo e della Terra: la loro missione è quella di catturare una spia di Orochimaru e trovare informazioni sul conto di Sasuke. Dopo aver capito il legame che unisce Sasuke e Naruto, Sai decide di recuperare Sasuke presso Orochimaru. I quattro partono dal Villaggio per raggiungere il Ponte del Cielo e della Terra, ma dopo un litigio tra Naruto e il Ninja della Radice, Yamato decide di far riposare tutti alle terme, per aiutarli a migliorare il loro lavoro di squadra. Dopo una notte passata a riposo, la squadra si rimette in cammino e Tenzo, molto cauto circa eventuali trappole poste sul percorso, decide di lasciare la strada principale ed attraversare la foresta. Accampandosi per la notte, Tenzo crea una casa di legno utilizzando l'Arte del legno del Primo Hokage. Per imparare ulteriormente a lavorare in squadra, propone ai tre una simulazione sulla loro missione. Yamato si traveste da spia e Naruto e Sai tentano di batterlo, senza però riuscire ad effetture un coinciso gioco di squadra. Infatti sarà solo Sai a catturarlo, imprigionando Naruto in uno dei suoi disegni e provocando la sua rabbia. Terminata la prova, Sai spiega a Sakura che per lui è più importante preoccuparsi del compimento della missione che dei compagni di squadra. Egli è anche curioso di conoscere il motivo per cui Naruto voglia salvare a tutti i costi Sasuke. Sakura gli spiega che per Naruto Sasuke è come un fratello. Sai risponde che suo fratello è morto e che da tempo non è in grado di provare emozioni.
In seguito, raggiunge il ponte, e dopo essersi accertato che non ci sia nessuno intorno al ponte, Yamato si trasforma in Sasori (sottoforma di Hiruko) e si reca all' incontro. Qui si scopre che la spia è Kabuto Yakushi, il braccio destro di Orochimaru. Quando poi Yamato viene smascherato[8], al Team 7 non resta che entrare in azione. Sai, in seguito ad uno scontro tra Naruto e Orochimaru, si reca da Orochimaru e gli chiede di fidarsi di lui. Orochimaru, lo attacca con la spada spada Kusanagi, ma dopo aver scoperto che il ragazzo è dalla parte di Danzo decide di portarlo con lui. Così, Sai si unisce ad Orochimaru e a Kabuto per raggiungere Sasuke, il suo vero obbiettivo. Poco dopo Sai, raggiunto dagli altri compagni, incontra Sasuke. Il ninja utilizza lo Sharingan contro Sai, e gli rivela di essere disposto pure a sacrificare la sua anima pur di uccidere il fratello.In seguito, Sai viene scortato in una stanza da Kabuto, il quale però non si fida ancora di lui. Poco dopo giungono i suoi compagni, e Sai viene legato, in quanto i compagni lo credono un traditore. Allora Sai chiede a Naruto quanto sia importante Sasuke per lui, e Naruto gli risponde che Sasuke è stato l'unica persona ad accettarlo veramente. Mentre il sottoposto di Danzo ricorda il fratello ascoltando Naruto, giunge Kabuto e attacca i ninja della foglia. Messo in difficoltà, Kabuto libera Sai per sconfiggere gli avversari. Però Sai attacca Kabuto riuscendo a sconfiggerlo, dicendo che anche lui può cambiare. Detto questo Yamato imprigiona Kabuto con l'Arte del Legno. Sai, allora, rivela di aver abbandonato il suo scopo principale nella missione e che il legame tra Naruto e Sasuke gli ricorda quello che lo legava a suo fratello, perciò decide di aiutare Naruto a ricostruirlo. Così il Team entra nel rifugio di Orochimaru.
Sai e Naruto si dividono dagli altri componenti per localizzare il compagno, ma sembra tutto inutile. Quando Naruto cade a terra, per colpa del troppo uso della Volpe, Sai fa riposare l'amico e poi gli rivela che lui assomiglia in molti tratti al fratello scomparso e dopo aver avuto un ricordo del fratello, disegna la pagina mancante del suo libro, in cui lui e suo fratello si davano per mano. Improvvisamente spunta Orochimaru e Naruto ordina a Sai di recuperare Sasuke mentre lui tiene impegnato il Sannin. Lo scontro dura pochi secondi, in quanto Orochimaru si mette sulle tracce del membro della Radice. Giunto in aiuto di Naruto, Yamato sbircia nello zaino di Sai e trova una lista nera: capisce che l'obbiettivo del ragazzo è di uccidere Sasuke. Intanto Sai trova finalmente Sasuke. Il ragazzo cerca di intrappolarlo con dei serpenti, ma questi se ne libera facilmente provocando una grande esplosione[9]. Così, dopo circa tre anni, Sasuke rivede i suoi compagni di squadra e Sai promette di riportarlo a Konoha, rinnegando l'ordine di Danzo. Sasuke, per capriccio, tenta di uccidere il suo migliore amico, ma Sai interviene salvando Naruto[10]. Quando Sasuke tenta di uccidere tutto il Team viene fermato da Orochimaru che vede nella Foglia degli alleati per sconfiggere Alba. Il Team Yamato torna così al villaggio e Sai chiede a Yamato di rimanere nel Team 7. Ritornato al Villaggio, si reca da Danzo che si chiede come mai abbia fallito la missione, e Sai gli risponde che vorrebbe restare ancora nel Team Kakashi. Poco dopo i tre partono per una missione affidatagli dall'Hokage.
Il Tempio del Fuoco[]
In seguito alla vicenda con Sasuke, Sakura incontra Sai in biblioteca e lo incita a presentarsi al maestro Kakashi come uno del suo Team. Sai si presenta così al suo nuovo tutore e incontra di nuovo Shikamaru che prova ancora rancore nei suoi confronti, mentre Ino si invaghisce di lui. Quando tutti vanno fuori a cena, Ino tenta di trovare l'attenzione di Sai. Quando Sai tenta di far amicizia con Choji, e in seguito con Ino; essendo venuto alla conclusione che le donne (specificamente Sakura) amano molto l'aspetto esteriore, Sai prova l'approccio chiamando Ino "stupenda." Questo provoca l'imbarazzo di Ino, che arrossisce, e la rabbia di Sakura, che Sai aveva precedentemente chiamato "brutta".
Più tardi (solo nell'anime), sotto ordine del Quinto Hokage, il Team Yamato viene inviato in missione al Tempio del Fuoco per proteggere, da alcuni predoni, le tombe contenenti quattro dei dodici Guardiani Ninja. Sulla via il gruppo si divide e Sai finisce con Naruto. Cercando sempre più di ampliare il suo rapporto di amicizia con Naruto, Sai tende persino ad abbracciarlo...e quasi a baciarlo (cosa che in precedenza era successo tra Sasuke e Naruto). Un consiglio sbagliato da un libro sbagliato. In seguito Naruto si divide da Sai e incontra Sora (il quale utilizza l'elemento vento) e lo scambia per un profanatore. Naruto combatte contro Sora, ma viene fermato da Chiriku, capo del tempio non che ex-membro dei dodici, che chiarisce l'equivoco. Con lui giungono anche Sai e il resto del Team che vengono scortati al tempio. Nel frattempo la seconda delle quattro tombe viene profanata e il Team si getta all' inseguimento dei nuovi nemici.
In realtà è una trappola: i predoni riescono con una Tecnica di Terra ad intrappolarli e divideli. Tenzo si ritrova con Sai e Naruto e i tre rispettivamente incontrano Fudou, Fuen e Fuuka, tre dei predoni. Dopo essere stato seperato dal resto dei componenti, il membro della Radice si ritrova a fronteggiare Fuen, un ninja esperto nel creare ogni genere di tranelli. Eventualmente, Sai scopre il ninja e con un clone di inchiostro riesce ad ingannare Fuen. Più tardi trova Sakura e riesce a salvarla in tempo per poi essere attaccato da un ragno gigante. Nel battaglia Sai uccide il ragno, ma si rompe un braccio che Sakura riesce a guarire. Ma, dopo essersi ripreso, Sai viene temporaneamente messo fuori combattimento.
Nonostante il suo stato, riesce a riprendersi e si reca ad aiutare Asuma Sarutobi contro Kazuma. Qui, Sai frena Kazuma con uno dei suoi serpenti d'inchiostro. In seguito si unisce a Yamato contro Sora, che in realtà si rivela essere uno pseudo demone volpe. Sfortunatamente la liberazione dell'Arte del legno di Yamato non è raffinata come quella del primo Hokage e il ninja viene sopraffatto. Sai si ritrova uno dei pochi ninja in grado di fermare Sora, che, dopo essere tornato al suo stato originale viene salvato da Naruto. Alla fine dello scontro il ninja della Radice chiede timidamente a Sora se vuole diventare suo amico. In seguito Sai e gli altri salutano Sora che parte dicendo di voler visitare il mondo, anziché tornare al Tempio del Fuoco.
In aiuto di Shikamaru[]
Kakashi, ormai guarito, allena Naruto e chiama Yamato, per fargli apprendere la trasformazione del chakra in uno dei cinque elementi, dando così origine ad una nuova tecnica[11]. Naruto utilizza la Tecnica della Moltiplicazione Superiore del Corpo per accelerare l'allenamento, e in pochi giorni apprende come usare il proprio chakra trasformandolo in vento. Mentre Naruto continua il suo addestramento a completare il Rasengan, Sai guarda col grande interesse chiedendosi se Naruto realmente può riuscire a superare l'abilità del Quarto Hokage. In seguito rassicura Sakura sul nuovo allenamento di Naruto, in grado di renderlo più forte di Sasuke. Sempre durante questo periodo, Sai e Sakura si dirigono giorno dopo giorno a trovare l'amico e per non disturbarlo, rimangono nascosti nella foresta. Il ragazzo sembra migliorato e Sakura decide di creare un medicinale per rinforzarlo. Sai prova ad assaggiarlo, ma il sapore è disgustoso, e per non far arrabbiare Sakura, mente per un po' di tempo.
Intanto, Hidan e Kakuzu si dirigono verso il Paese del Fuoco[12] in cerca di un'altra forza portante. Giunti al Tempio del Fuoco vengono affrontati da Chiriku che però ha la peggio[13] e viene catturato. I due, in seguito si dirigono verso un centro di riscossione per incassare la taglia sulla testa del monaco. Contro i due giungono i ninja della foglia che combattono i nemici. Asuma Sarutobi, in questa circostanza, perde la vita nello scontro con Hidan, sopraffatto dalla sua straordinaria tecnica segreta[14]. In seguito alla sua morte, Shikamaru finisce il pacchetto di sigarette del suo maestro e attacca Hidan. Più tardi Sai viene inviato con Sakura come rinforzo del Team 10: il loro scopo è di aiutare Shikamaru nella sua battaglia contro Kakuzu, giunto a Konoha inisieme a Hidan, un ninja immortale grazie ad un esperimento: pur essendo stato ferito diverse volte, infatti non è mai morto. Per partire, il duo deve attendere Naruto che sta completando la sua tecnica. Tsunade da al ragazzo ventiquattro ore di tempo e Sai cerca di sostenere l'amico. Dopo ore ad allenarsi, Naruto termina la tecnica e il Team parte per la missione.
Una volta arrivati, Kakashi illustra a Yamato la situazione e Sai e Sakura vengono inviati da Yamato ad aiutare il compagno Shikamaru che ferisce Hidan con un lungo pugnale, e dopo averlo intrappolato con la Tecnica dell'evocazione delle Ombre lo fa esplodere in pezzi con delle carte esplosive. All'arrivo di Sai, Shikamaru aveva già sconfitto il suo oppositore. Alla morte del nemico Naruto riesce alla fine a vincere con Kakuzu grazie al Rasen Shuriken. Kakuzu, incapace di muoversi viene ucciso da Kakashi con un Mille Falchi. Sai ritorna così a Konoha, non avendo preso parte nella battaglia.
Il nascondiglio di Orochimaru[]
Al Villaggio della Foglia, giunge un messaggio di un ANBU che, poco prima di morire, ha scoperto la possibile posizione di un nascondiglio di Orochimaru. Tsunade incarica il Team 8 (con Kakashi al comando) di investigare la zona.
Tsunade decide di inviare Sai, Sakura e Yamato com membri di riserva per la missione nel localizzare Kabuto, il braccio destro di Orochimaru che si è rifugiato con Guren in un ex rifugio del suo vecchio padrone. Prima della partenza, Sai si ritrova difronte Naruto che è insospettito del comportamento del compagno. Infatti Naruto non è stato richiamato per la missione, e Sai decide inutilmente di imbrogliarlo. Usciti dal Villaggio, Sai gli viene ordinato di controllare l'aria circostante e si accorge che buona parte di quest'ultima è ricoperta da strati di cristallo. Fiducioso delle nuove abilità di Naruto, Yamato offre a quest'ultimo di provare la tecnica da poco imparato. Dopo che la tecnica di Naruto riesce a distruggere il cristallo tramite una tecnica combinata con Gamatatsu, Sai guarda incredulo l'incredibile progresso del compagno. Giunti a destinazione, il gruppo incontra Guren la sottoposta di Orochimaru che è un abile praticante nel manipolare i cristalli circostanti. Sai combatte contro Guren, riuscendo a imbrogliarla ed a liberare Hinata da quest'ultima.
Quest'ultima fugge con i suoi compagni e torna da Yuukimaru, un alleato di Orochimaru. Dopo aver preso una medicina imposta da Kabuto, il ragazzo fa riemergere dal suo chakra il Tricoda che dimostra di poter creare una nebbia intorno ad esso in grado di creare illusioni. Mentre i ninja attaccano Sanbi, Sai si ritrova contro Gozu, un alleato di Guren, riuscendo a soggiogarlo, inizialmente, finché questi non si trasforma in fango. Dopo un duro scontro Guzu viene sconfitto da Sai che si dirige per protegger Yuukimaru. Yuukimaru viene trovato svenuto in riva al lago da Kakashi, Sai e Shino che lo portano al sicuro mentre Kabuto li spia. Nel frattempo Naruto incontra Guren che sta combattendo contro il Sanbi ed aiuta la donna a sconfiggerlo. Purtroppo il Cercoterio li attacca nuovamente e i due vengono divorati. Sai porta Yuukimaru al sicuro e si divide nuovamente: Sakura, Ino, Ten Ten, Rock Lee e Shino restano a guardia del ragazzo, mentre Sai e gli altri vanno a cercare Naruto. Quest'ultimo viene ingoiato da Sanbi, insieme a Guren. Più tardi Sai e Yuukimaru localizzano la posizione del Sanbi e si preparano a salvare Guren e Naruto. Mentre i ninja della Foglia si preparano nuovamente a sigillare il Cercoterio, Sai porta Yuukimaru al sicuro ma gli uomini di Rinji gli tendono un' imoscata e portano via il ragazzo.
Alla ricerca di Itachi Uchiha[]
Sasuke, dopo aver ucciso Orochimaru[15], forma un Team, dal nome Team Hebi (serpente), e rivela il loro scopo: trovare ed uccidere Itachi Uchiha[16]. Mentre questi è sulle tracce di Itachi, Sai, insieme al resto di Team Yamato, si associa al Team 8 al comando Kakashi, per cercare Itachi. Intanto, Sasuke si separa dal Team e inizia uno scontro con Tobi e Deidara. Il Team Hebi si riunisce e cerca di depistare Yamato e i ninja della Foglia. Sasuke incontra il fratello, ma Itachi lo esorta ad andare al rifugio nascosto degli Uchiha per concludere il combattimento per uccidere il fratello[17].
Durante la battaglia tra Sasuke e Itachi, quest'ultimo richiama l'Amaterasu[18], una tecnica brucia finché il soggetto non ne rimane completamente consumato, con il quale riesce a colpire il fratello, che tuttavia resiste. Dopo la vittoria di Sasuke sul fratello, sul luogo dello scontro arrivano anche i ninja della foglia, anticipati dai due membri dell'Akatsuki. Qui Yamato si separa dal gruppo, che torna a Konoha, dal gruppo per cercare di arginare l'Amaterasu che anche sotto la pioggia continua a bruciare la foresta.
L'attacco di Pain[]
I ninja della foglia ritornano al Villaggio e Naruto, Sai, e Sakura vanno a mangiare del ramen. Naruto aveva difficoltà a mangiare, in quanto nella missione si era rotto il braccio e Sai si offre di aiutarlo. In questa vicenda, Sai non sapeva che stava interrompendo un momento tenero tra Naruto e Sakura. Nel frattempo Pain e Konan giungono a Konoha e iniziano ad attaccarla. I due membri di Alba si dimostrano subito molto forti e ciò spinge Tsunade a richiamare Naruto il quale però non riesce ad essere richiamato a causa di Danzo Shimura. Mentre a Konoha i ninja si danno da fare per proteggerla, Sai viene chiamato da Tsunade per una nuova missione: partire alla ricerca di Kabuto Yakushi, ora contenitore delle cellule di Orochimaru. Così, Sai parte con Yamato e Anko Mitarashi, verso cui nutre un profondo odio, per cercare di scoprire dove si trova Kabuto.
Nel capitolo 430 i sei corpi di Pain si affrettano per affrontare Naruto appena evocato in mezzo alla voragine dove prima c'era il villaggio. Durante lo scontro, Naruto non riesce più a contenere la sua irrefrenabile ira, che viene sprogionata in una gigantesca esplosione di concentrazione di chakra, facendo comparire la Volpe a Nove Code, con inizialmente 4 code (lo stadio di Naruto versione miniaturizzata della Volpe), e poi con 6 code, insieme alle quali compare la conformazione scheletrica del Cercoterio. In seguito, Yamato abbandonerà la missione per tornare a Konoha, in quanto Naruto ha sprigionato l'ottava coda. Sai capisce che si tratta di Naruto e del potere della Volpe, di cui in quel momento l'amico sta cercando di liberare.
La saga del Summit dei Kage[]
Sai è presente durante un colloquio con Danzo. Il nuovo Hokage dice al ragazzo di tenere d'occhio Naruto, affermando però che non ha intenzione di fare niente alla Forza Portante, poiché ora è un eroe agli occhi di tutti e quindi non sarebbe una cosa saggia farlo poco prima delle votazioni. Poco dopo incontra Sakura e Naruto, che gli chiedono di dire loro qualcosa su Danzo, ma non può farlo a causa di un sigillo impresso a chiunque faccia parte della Radice, posto in previsione situazioni in cui qualcuno di loro stia per rivelare qualcosa su Danzo. Poco dopo i due vengono interrotti ed attaccati dai ninja della Nuvola, i quali affermano di voler sapere qualcosa a proposito di Sasuke, poiché ha attaccato senza motivo apparente il loro villaggio e Killer Bee, il loro maestro.
I ninja della Nebbia riferiscono inoltre a quelli della Foglia che il ninja traditore Uchiha è entrato a far parte dell'Alba. Sai blocca un colpo di Karui indirizzato a Naruto, portando successivamente la Forza Portante, su richiesta della stessa, nella tenda di Yamato e Kakashi. Naruto viene quindi curato e fasciato e rivela di avere incontrato il Quarto Hokage. Svela che il padre gli ha detto che l'attacco della Volpe a Nove Code di 16 anni fa fu architettato da un potentissimo uomo con la maschera, che Kakashi identifica immediatamente in Tobi. Dopo queste rivelazioni, Tenzo e il ninja-copia affermano che potrebbe trattarsi di Madara Uchiha, poiché è l'unico ad avere il potere necessario a controllare il Cercoterio ed inoltre, se si trattasse di lui, potrebbe essere ancora in vita.
Sai ha un ricordo, dove riesce a capire che Naruto è innamorato di Sakura. Chiedendogli perché non si dichiara, riceve come risposta "Come potrei? Non riesco nemmeno a mantere le mie promesse".
Successivamente, pensa di non poter restare a guardare e va a parlare con Sakura, dicendo quello che ha passato Naruto con Karui per proteggere Sasuke e di non averne parlato con lei per non farla preoccupare afferma. Nonostante, lui afferma che non può capire ancora bene le emozioni dichiara, che non può conoscere la promessa fatta da Naruto a Sakura e che nonostante non possa capire ancora bene le emozioni, può dire con sicurezza che Naruto la ama davvero. Per la prima volta in tutta la sua vita Sai si arrabbia, infatti, urla chiaramente a Sakura che Naruto è innamorato seriamente di lei e, tra le lacrime di quest'ultima (che finalmente ha compreso i sentimenti di Naruto), la rimprovera dicendo che si è sobbarcato di una grande sofferenza con quella promessa che è disposto a portarsi avanti per tutta la vita e che gli sembra quasi che Naruto abbia un sigillo come il suo, che gli impedisce di rivelare a Sakura i suoi sentimenti a causa proprio della promessa. Come ultimo atto urla a Sakura una domanda probabilmente retorica.
Sai seguirà Sakura, insieme a Lee e Kiba nel Paese del Ferro per parlare a Naruto. Raggiunto l'amico, gli rivela il desiderio di Sakura: cercare di riportare Sasuke al villaggio o, in caso di fallimento, ucciderlo con le proprie mani. Parte, allora, con Sakura per cercare Sasuke, ma durante la strada Sai si ferma e dichiara ai ninja di Konoha che solo lui e Kakashi penseranno ad uccidere l'Uchiha. Così viene attaccato da Kiba e Rock Lee, riuscendo a schivare gli attacchi di Akamaru, ma alla fine sviene a causa di un fumogeno gettato da Sakura. Riuscirà ad avvertire Kakashi prima di perdere completamente i sensi.
Quarta Guerra Mondiale dei Ninja[]
In occasione della guerra viene inseirito, nella Squadra d'Agguato insieme a
, Omoi,Ittan, Kankuro, Tango ,Kiri, Zaji e Hoheto dell'armata dell' Alleanza degli Shinobi, la quale si scontra con la Squadra dell'agguato e del diversivo composta dai resuscitati Deidara,Sasori,Chukichi e Shin. In quella occasione riesce ad aprire le sue prime emozioni e con rabbia riesce a sconfiggere i due vecchi membri di Alba, riuscendo a catturarli,insieme al gruppo, ad eccezione di Chukichi che si ritira mentre Shin che per via del suo sigillo troppo debole muore per la seconda volta. Una volta sconfitto il Team Sasori, il suo gruppo viene attaccato da Haku e per caso si è unito con la Terza Divisione. Attualmente riceve l'ordine di Kakashi a non trattenere le sue emozioni in questa guerra dopo, che il copy-ninja, Ensui, Santa e Maki hanno catturato Haku e Zabuza.
Personalità[]
Sai sotituisce Sasuke nel Team 7 dopo il suo tradimento; la prima missione affidata a Sai, tenuta all'oscuro i suoi compagni di squadra, è quella di uccidere Sasuke, però dopo aver conosciuto il legame che unisce Naruto e Sasuke, Sai decide di proteggere quel legame recuperando Sasuke da Orochimaru. Inizialmente Sai si comporta da insensibile con Naruto e Sakura, con una naturalezza che si fatica a comprendere, e sempre col sorriso nel viso. Si presenta a Naruto attaccandolo e prendendolo in giro, soprattutto riguardo alle dimensioni del suo pene(discorso censurato in italia), e anche chiamare Sakura racchia (nel tentativo di dargli un soprannome che venisse spontaneo) non gli fa certo guadagnare dei punti con lei. A causa di questo atteggiamento viene inizialmente rifiutato come compagno di squadra da Naruto che insiste nel dire che il terzo membro del Team 7 è Sasuke, anche se li ha traditi. Sai riceve anche un pugno ben mirato da Sakura per aver detto brutte cose di Sasuke. Con lo svolgimento della storia, Sai rivela i suoi problemi nel mostrare e sentire emozioni a causa dello speciale addestramento cui sono sottoposti gli aspiranti membri della Radice.
Lui reputa il completamento della missione più importante della salvezza dei suoi compagni, come mostra durante l'allenamento con Naruto o quando ignora l'ordine di Yamato di salvare Sakura che sta cadendo dal ponte svenuta durante lo scontro con Orochimaru. Si scopre poi che la sua incapacità di sentire emozioni è stata segnata anche dalla scomparsa di suo fratello (Sai afferma che Naruto gli ricorda molto il fratello defunto). Più passa il tempo, più Sai cerca di recuperare la gran parte delle emozioni: infatti compra una grande quantità di libri sull'amicizia, il coraggio e come fare un favore ai propri compagni. Tuttavia Sai spesso combina qualche guaio, leggendo libri inadatti. Nella saga filler cercherà di confortare Naruto, e quest'ultimo penserà tutt'altro. Sakura gli dice spesso di non leggere quei libri, ma basare le sue emozioni in base alle proprie esperienze personali. Grazie a Naruto, Sai ricorda cosa doveva disegnare nella pagina mancante e facendo rivivere dentro di sè un vero sorriso.
Conoscendo sempre di più sia Naruto che Sakura, Sai s'impegna nel cercare di instaurare con loro un legame di amicizia. Man mano che la storia prosegue, infatti, il rapporto fra i tre migliora significativamente: da un lato i compagni di squadra iniziano a conoscere dettagli sul passato di Sai, dall'altro il ninja cerca di migliorare e di mostrarsi più "normale". In alcuni momenti, però, Sai interrompe ingenuamente situazioni pseudo-amorose tra Naruto e Sakura, provocando situazioni particolarmente comiche.
Sai, presto, comincia a provare emozioni e a non rimanere indifferente in ogni situazione.
Aspetto[]
Sai è un ragazzo dalla carnagione chiara, capelli e occhi neri. Sai somiglia alquanto a Sasuke, sebbene la sua personalità è del tutto differente. Sai ha capelli corti, uno sguardo molte volte fisso sui suoi compagni e a Naruto che ammira come il "fratello" Shin. Per le sue tecniche artistiche, Sai usa un rotolo, un pennello e dell'inchiostro con cui disegna animali che "prendono vita" ed obbediscono ai suoi ordini. È inoltre abile nel maneggiare la spada che tiene in un fodero sulla schiena e che utilizza per contrastare attacchi a sorpresa. Sai porta un piccolo zaino, contenente inchiostro e rotoli per le sue tecniche e un libro su cui stava completando per il fratello. Quando quest'ultimo morì, Sai non completò quel libro, fino all'incontro con Naruto. A Konoha, Sai si veste con un abito semplice colori viola, che indossa in più occasioni: a pranzo con il Team 10 e per andare in biblioteca. Il nome "Sai" è in realtà un nome in codice datogli da Danzo per entrare a far parte del Team 7. Il suo vero nome è attualmente ignoto, anche per lui.
I rapporti con la Radice[]
Sai è cresciuto con la Radice, Squadra Speciale ANBU di Konoha, poiché direttamente controllato da Danzo Shimura. Dal momento che Danzo era alla ricerca della guerra e in contrasto con il Terzo Hokage, la Radice fu sciolta. Tuttavia, molti membri rimasero leali al gruppo. Sai è stato sempre leale al suo padrone, infatti oltre a non provare emozioni secondo il consiglio di Danzo, Sai non ha mai fallito una missione. Sconfisse e uccise molti nemici per ordine dell'Organizzazione, ma secondo Sakura, Sai ha comunque provato emozioni sentendo Shin come un fratello maggiore. Di fronte alla morte di Shin, Sai stava illustrando un libro che dipingeva tutti i vari nemici affrontati in passato e i sentimenti reciproci tra i due ragazzi. I ritratti di Sai e Shin sono localizzati a fini opposte del libro e nelle pagine centriste sarebbe un ritratto di lui e suo fratello che si tengono per mano. Sai, parlando con Naruto, rivela che quest'ultimo gli ricorda suo fratello descrivendolo goffo, sempre agitato e senza stile ma che, qualsiasi cosa facesse, non si riparmiava mai proprio come Naruto. In questo caso Sai ha dissobbedito a Danzo e in particolare dopo che lo stesso Sai ha deciso di rimanere nel Team 7. Danzo è rimasto molto deluso dell'esito della missione del ragazzo soprattutto quando non ha ucciso Sasuke Uchiha.
Origine del nome[]
Sai (釵) è il nome di un'arma tradizionale di Okinawa [19] anche usata in India, Cina, Indonesia, Malesia e Tailandia. La sua forma è essenzialmente composta da una sorta di bastone arrotondato e appuntito, con due lunghe proiezioni non affilate attaccate al manico. La parte finale del manico viene denominata tirapugni. I Sai vengono costruiti in varie forme: quelli Tradizionali sono arrotondati, mentre alcune riproduzioni hanno adottato un ottagono nel rostro centrale. Gli tsuba sono tradizionalmente simmetrici, tuttavia, il Sai chiamato Manji sviluppato da Taira Shinken, impiega due tsuba uno opposto all'altro.
Si crede che il Sai sia sempre stato un'arma, benché alcuni ipotizzano si sia originato come uno strumento dell'agricoltura usato per misurare i gambi, campi arati, piantare il riso o come fermi per le ruote dei carri, anche se le prove di questi usi sono limitate. Il Sai è conosciuto per essere stato usato in altre parti dell'Asia prima del suo arrivo a Okinawa. Le prove più recenti lo porterebbero ad una origine Indonesiana. In lingua malese, il Sai è conosciuto come chabang (anche scritto cabang/tjabang, col significato di ramo) e si pensa derivi dal tridente Indiano. Attraverso il commercio, il chabang si diffuse attraverso il resto dell'Indocina e potrebbe aver raggiunto Okinawa da uno o più di questi luoghi simultaneamente. Nelle arti marziali cinesi quest'arma è nota col nome di Tiechi (铁尺) ed è particolarmente utilizzata dall'etnia Zhuang del Guangxi. È anche degno di nota il fatto che la lettera Greca Psi è un'omofona del sai e che la forma della lettera stessa ricorda la forma dell'arma.
Capacità Ninja[]
Il talento principale di Sai è la sua abilità artistica che gli permette di creare qualsiasi tipo di ritratto. Per combattere, o per inviare informazioni al suo maestro Danzo durante le missioni segrete, utilizza il falsa immagine delle grandi bestie (墨分身, Sumi Bunshin) con la quale evoca gli animali che disegna, in brevissimo tempo, nei suoi rotoli. Tra questi utilizza volatili giganti per perlustrare l'aria circostante, dei leoni bianchi per attaccare l'avversario, piccoli ratti per localizzare la posizione di una persona e piccoli serpenti, come è successo con Sasuke, per immobilizzare l'avversario. Inoltre utilizza questa sua abilità anche per inviare informazioni al suo Maestro Danzo durante le missioni segrete.
Oltre alle sue tecniche artistiche, Sai si mostra anche un abile combattente, essendo capace di opporsi efficacemente agli attacchi nemici, come quando bloccò l'uccisione tentata di Sasuke su Naruto e quando soggiogò Kabuto. Inoltre, lui maneggia una spada, che tiene in un fodero sulla sua schiena. Pare infatti che tutti i membri della radice siano dotati di una spada. Sai è anche pratico nell' uso di falsi sorrisi che lo aiutano a confondere l'avversario.
Tramite questo, Sai è un abile spia, tanto da riuscire ad ingannare sia Orochimaru che Kabuto. Sai mostra la sua vera forza contro Deidara e Sasori resuscitati da Kabuto e, con una rapidità incredibile, crea un volatile sul quale salire e arrivare alle spalle dei due nemici nell'arco di pochissimi secondi, tanto che i nemici stessi, che lo osservavano sin dall'inizio, ne restano colpiti, e li attacca con due creature disegnate molto più grandi del solito dalla forma di due uomini combattenti che con un solo pugno stendono Sasori e Deidara, che vengono poi immobilizzati da Kankuro. Quando Sai e la sua squadra si uniscono alla divisione di Kakashi per affrontare gli spadaccini della Nebbia e altri shinobi resuscitati, si viene a sapere che, come uno dei migliori uomini di Danzo, è stato addestrato anche nelle tecniche del sigillo e Kakashi lo invita ad utilizzarle per aiutarlo a fermare i nemici.
Note[]
- ↑ Sha no Sho, pag. 76-79
- ↑ Jin no Sho, pag. 98
- ↑ Retsu no Sho, pag. 25
- ↑ Zai no Sho, pag. 34
- ↑ Romanzo "Boruto: Naruto the Movie
- ↑ Naruto, cap.309, pag.11.
- ↑ Naruto, cap.4, pag.5.
- ↑ Naruto, cap. 290, pag. 6
- ↑ Naruto, cap.307, pag.8.
- ↑ Naruto, cap.308, pag.2.
- ↑ Naruto, cap. 330, pag. 4
- ↑ Naruto, cap.312-314.
- ↑ Naruto, cap.314, pag.4 e ss.
- ↑ Naruto, cap.323-327.
- ↑ Naruto, cap.346, pag.8.
- ↑ Naruto, cap. 352, pag. 16-17
- ↑ Naruto, cap.367, pag.15.
- ↑ Naruto, cap.389, pag.17.
- ↑ Attrezzature per lel arti marziali