Sarada Uchiha[1] | |||||
(うちはサラダ, Uchiha Sarada) | |||||
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Debutto | |||||
Manga | Naruto #700 | ||||
Anime | Boruto: Naruto Next Generations #1 | ||||
Film | Boruto: Naruto the Movie | ||||
Romanzo | Boruto: Naruto the Movie | ||||
Videogioco | Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 4 | ||||
Doppiatori | |||||
Seiyu | Kokoro Kikuchi | ||||
Informazioni | |||||
Compleanno | 31 Marzo | ||||
Sesso | Femmina | ||||
Età | Gaiden: 11 anni Film Boruto: 12 anni | ||||
Altezza | Gaiden: 147 cm | ||||
Abilità Innata | (solo manga) | ||||
Classificazione | Ninja Medico | ||||
Fedeltà | Villaggio della Foglia | ||||
Gruppo | Team Konohamaru | ||||
Clan | Uchiha | ||||
Carriera Ninja | |||||
Rango | Chunin | ||||
Promozione dall'Accademia | 11 anni | ||||
Famiglia | |||||
Famiglia | Fugaku Uchiha (Nonno) Mikoto Uchiha (Nonna) Itachi Uchiha (Zio) Sasuke Uchiha (Padre) Kizashi Haruno (Nonno) Mebuki Haruno (Nonna) Sakura Haruno (Madre) | ||||
Alterazioni delle Proprietà | |||||
Elementi | |||||
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Sarada Uchiha (うちはサラダ, Uchiha Sarada) è una kunoichi del Villaggio della Foglia e un membro del Clan Uchiha, figlia di Sasuke Uchiha e Sakura Haruno. Poichè cresciuta senza una figura paterna, Sarada passa la sua infanzia a cercare di capire chi realmente sia e di cosa sia in grado di fare. Quando Sarada domanda al padre se i suoi sentimenti sono davvero legati a quelli di Sakura, Sasuke le dice che è lei la prova del loro legame e del loro amore. In Sarada nasce così il desiderio di diventare Hokage. Dopo essersi diplomata all'accademia, viene assegnata al Team Konohamaru assieme a Boruto Uzumaki e Mitsuki.
Storia[]
Accademia Ninja[]
Sarada frequenta la stessa classe dell'Accademia Ninja di Boruto e Chocho. A mensa, Sarada e Boruto litigano su chi si aggiudicherà l'ultimo panino alla yakisoba. Sumire, essendo la rappresentante, cerca di calmare i bollenti spiriti per evitare che i suoi compagni litighino, ma poi arriva Iwabee che dichiara di volere risolvere le cose con un combattimento. Mentre Sarada e Boruto stanno per colpirsi a vicenda e Sumire non ha la più pallida idea su come fermarli, Shino arriva in tempo per bloccarli e proclama una sfida a colpi di ninjutsu tra i ragazzi e le ragazze. La prova si svolgerà nell'Accademia stessa e attraverso trappole e combattimenti, le due squadre dovranno riuscire a mettere mani sulla bandiera rossa custodita sul tetto della torre più alta. Sia i ragazzi che le ragazze riescono ad arrivare contemporaneamente sul tetto, così Boruto, che ha rubato un rotolo di evocazione da una camera dell'Accademia, utilizza la Tecnica del Richiamo con l'intenzione di evocare un grosso rospo come quello di Konohamaru e spaventare le ragazze. Invece appare una misteriosa e oscura creatura che, con la sua coda di serpente, getta Chocho giù dal tetto. Boruto, Shikadai e Inojin riescono a prenderla appena in tempo, mentre Konohamaru, arrivato in scena, sconfigge la bestia utilizzando un Rasengan. La situazione è sistemata, e approfittando della confusione, Sumire prende la bandiera, portando alla vittoria le ragazze.
Successivamente Boruto si reca al mercato ancora affamato e qui incontra Sarada. Mentre parla con lei, individua una persona posseduta dall'ombra misteriosa con il suo occhio speciale. Boruto decide di seguirlo per scongiurare un altro guaio e quella persona si rivela essere "Kagemasa", l'eroe del film che ha visto al cinema precedentemente, L'uomo però essendo diventato grasso, si è trasformato in un uomo pazzo perchè la società di produzione ha annullato il sequel del film, tutto quello che gli rimaneva nella vita. Boruto combatte Kagemasa ma mentre l'uomo sta per sconfiggere, Sarada interviene per salvarlo e i due lo sconfiggono insieme. A casa, Sarada è intenta a preparare la zuppa quando Sakura torna dal lavoro. Il giorno successivo, Sakura è impegnata a preparare i propri bagagli per qualche giornata di vacanza insieme all'amica Ino Yamanaka e chiede Sarada se vuole che le porti qualcosa, ma Sarada le dice di non sprecare i suoi soldi per i suoi capricci. Sakura nota sulla scrivania, un orsacchiotto che aveva riparato e che avrebbe dovuto portare a una bambina ricoverata in ospedale. Poiché non ha tempo per consegnarlo, Sarada si offre di farlo al posto suo.
Alla stazione però, a bordo del vagone, Sarada si distrae leggendo un bigliettino di sua madre, dimenticando l'orsacchiotto sul treno, una volta scelta. Mentre sta cercando un modo per raggiungere velocemente il treno, Shizune la nota da lontano. Sarada riesce ad evitare sapientemente tutte le domande della donna e inizia a rincorrere il treno. Nel frattempo, i ragazzi non sono riusciti a catturare alcun pesce, così Boruto decide di trovare un posto migliore dove potere pescare. Sarada corre alla stazione successiva, ma perde nuovamente il treno, perché costretta ad aiutare una signora anziana. Sarada riesce a saltare in cima al treno, ma viene quasi scoperta da Shikadai. Curioso, Shikadai informa gli altri di ciò che pensa di aver visto. Sarada si nasconde dai ragazzi, ma loro riescono a trovare le sue impronte. Sarada però riesce ad evitarli e salta fuori dal treno prima di essere scoperta. Chōchō la vede e Sarada la prega di non raccontarlo a nessuno. Chōchō la porta nell'ufficio degli oggetti perduti. Qui, trovano il pacchetto, ma scoprono che non è lo stesso pacchetto, nonostante il tessuto che lo avvolga sia molto simile, e che l'altro pacchetto è già stato rivendicato.
Chōchō porta allora Sarada in un mercato dove vendono prodotti provenienti da altri villaggi e chiede a un negoziante di identificare la bambola che hanno trovato. Scoprono che si tratta di una bambola proveniente da Takigakure, che le persone solitamente gettano nel corso di un fiume durante una cerimonia per celebrare i loro antenati. Come parte del loro viaggio, Ino porta Sakura nel luogo in cui la donna ha avuto il suo primo appuntamento con Sasuke. Chōchō e Sarada arrivano nel luogo dove si svolge la cerimonia, ma il suo pacchetto è già stato gettato nel fiume. Restituiscono il pacco che hanno raccolto, e Sarada riesce con successo sulla superficie del fiume e a recuperare il suo orsacchiotto. Dall'altra sponda, i ragazzi invece, gettano i loro ami nel fiume. Questo distrae Sarada, che prima di cadere in acqua, lancia il pacchetto a Chōchō. Emerge esattamente davanti ai ragazzi, sostenendo di avere bisogno di un bagno, intimidendoli. Sarada consegna l'orsacchiotto alla bambina ricoverata in ospedale e va a mangiare con Chōchō. Quando Sakura torna a casa, Sarada le offre la zuppa che ha preparato, seguendo i suoi consigli.
Epilogo[]
Essendo a conoscenza dello scherzo preparato da Boruto, Sarada lo segue attorno al villaggio, rimanendo sempre attenta a non farsi scoprire. Più tardi, una volta tornata a casa, dice a sua madre che i ragazzi sono stupidi, sottolineando però che lei e Boruto hanno gli stessi sentimenti verso i loro padri.
Naruto Extra: Il settimo hokage e il marzo rosso[]
Dopo una discussione con Sakura, dove mette in dubbio la relazione fra i suoi genitori, fra le macerie della casa appena distrutta da Sakura, scopre che la foto di famiglia è in realtà una vecchia foto di Sasuke con il team falco. In tale foto gli ex-compagni di Sasuke erano stati coperti con le foto di Sakura e Sarada. Sarada nota così che anche la ragazza della foto, vicino a Sasuke indossa un paio di occhiali. Così comincia a chiedersi quale sia la sua vera madre e perché lei abbia gli stessi occhiali di questa ragazza, così il suo scopo diventa incontrare il padre e chiedergli tutto. Venuta a sapere che Naruto Uzumaki avrebbe dovuto incontrare il padre, decide di raggiungerlo insieme alla compagna Chocho Akimichi, nel tragitto incontra Boruto Uzumaki e Mitsuki che avevano il compito di consegnare il pranzo a Naruto. Sarada e la compagna si offrono di portarglielo loro. Partite dal villaggio vengono attaccate da un Clone di Shin Uchiha ma vengono salvate da Naruto. Consegnato il pranzo, Sarada chiede a Naruto di incontrare il padre. Sarada, Chocho e Naruto si incamminano verso il luogo d'incontro. Poco prima dell'arrivo Chocho, stanca, è costretta a fermarsi per qualche minuto, per recuperare. Sarada decide di proseguire da sola per raggiungere il bagno della torre. Durante il tragitto lo stress provocato dall'imminente incontro con il padre, le fa risvegliare il suo Sharingan. Arrivata sul luogo, viene attaccata da Sasuke che non riconosce la figlia. Scoppiata in lacrime Sarada accusa il padre, arrivati sul luogo anche Naruto e Chocho, Sarada esce dalla torre arrabbiata e in lacrime. Naruto la raggiunge per parlargli ma vengono attaccati da Shin Uchiha.
Shin sta per attaccare Naruto e Sarada ma Sasuke, uscito dalla torre, respinge l'attacco e mette momentaneamente ko l'avversario. Sarada rimane impressionata dall'abilità del padre. Sasuke dice a Naruto di prendersi cura di Sarada e Cho Cho e di portarle al sicuro, mentre lui sistemerà una volta per tutte la situazione; Naruto annuisce e dice a Sasuke di non abbassare la guardia, ma proprio in quel momento il settimo Hokage viene trafitto dalla spada di Sasuke sulla quale era stato posto un sigillo da Shin, ora in grado di controllarla. Subito dopo Shin sta per attaccare Sarada alle spalle con delle lame lanciate verso di lei, ma Sasuke accortosi di questo, corre verso Sarada e la protegge con il suo corpo, rimanendo ferito al posto della figlia. A questo punto, Naruto e Sasuke sono immobilizzati dalle armi usate da Shin e Sarada è in pericolo, spaventata e con le lacrime agli occhi, ma in loro aiuto interviene Sakura, che li ha raggiunti per cercare Sarada, riuscendo a mettere ko il nemico. Quando sembrava tutto finito, la Creatura con lo Sharingan a disposizione di Shin teletrasporta Sakura via con lui. Naruto, Sasuke, Chocho e Sarada, si dirigono al nascondiglio di Orochimaru, per fargli delle domande su Shin Uchiha.
Arrivati sul posto Sarada riconosce due dei ragazzi della foto e chiede a Suigetsu Hozuki se la donna con gli occhiali si trovasse anch'essa in questo nascondiglio, ma Suigetsu gli risponde che Karin si trova in un altro nascondiglio. Viste le varie apparecchiature presenti nel laboratorio, Sarada chiede a Suigetsu se è possibile sapere se Karin è sua madre. Preso un campione della saliva della giovane e preso il cordone ombelicale di Karin, che la donna teneva sul cassetto della scrivania, Suigetsu fa il test del DNA, e con stupore di entrambi i due campioni combaciano. Suigetsu riferisce a Sarada che Karin è sua madre. L'Hokage dopo aver rimproverato Suigetsu, ricorda a Sarada di prepararsi per andare a salvare sua madre, ma Sarada in preda alla rabbia risponde che Sakura non era sua madre e che non voleva avere niente a che fare con lei. Dopo un colloquio con Naruto dove gli spiega cosa sia il significato della famiglia, Sarada ha ricordato i momenti con la madre e cambiando idea prende la decisione di andare a salvare Sakura. Recuperate le sue abilità, Sasuke manifesta il suo Susanoo e si prepara a portarli al nascondiglio di Shin. Arrivati suo luogo, Sasuke colpisce Shin, che viene tradito dai suoi cloni e colpito. Numerosi cloni di Shin Uchiha attaccano i cinque ninja del Villaggio della Foglia, nel frattempo Shin si prepara ad usare la sua tecnica spaziotemporale per rapire le ragazze, attraverso la Creatura con lo Sharingan.
Accortasi del pericolo Sarada colpisce mortalmente la piccola creatura. Attivato il suo Sharingan, schiva facilmente una lama lanciata da un clone e colpisce con l'Impatto dei Fiori di Ciliegio un numerosissimo gruppo di cloni di Shin. Fermati i cloni l'Hokage decide di affidarli all'orfanotrofio del Villaggio della Foglia, gestito da Kabuto Yakushi. Sakura spiega alla figlia che è lei la vera madre e che era tutto un malinteso, infatti il cordone ombelicale in possesso di Karin, utilizzato da Suigetsu, in realtà era quello di Sarada. Karin assistette Sakura durante il parto, in quanto quest'ultima non si trovava al villaggio ma in viaggio per raggiungere Sasuke. Sarada poi chiede al padre se i suoi sentimenti sono davvero legati a quelli di Sakura, ottenendo una risposta positiva, ma Sarada si domanda come possa essere così sicuro di questo e Sasuke le dice che è lei la prova del loro legame, suscitando in Sarada una grande emozione. Tornati al Villaggio, Sarada trascorre un po' di tempo con il padre che, il giorno seguente, è già costretto a ripartire. Sasuke abbraccia la figlia e le promette di tornare; dopo che Sasuke se n'è andato, Sarada torna a casa, ammirando con gioia e affetto la foto di famiglia che li ritrae tutti e tre insieme, sorridenti. Finita questa avventura in Sarada nasce il desiderio di diventare Hokage, desiderio che rivela a Boruto, il quale invece non apprezza gli Hokage.
Saga della gita scolastica[]
Arrivati al Villaggio della Nebbia, gli studenti del Villaggio della Foglia in visita, rimangano sorpresi nel vedere quanto Kirigakure sia moderna, industrializzata, tecnologica e spettacolare rispetto alla Konoha alla quale sono abituati. Il gruppo viene accolto ai portali del Villaggio dall'aiutante dell'attuale Sesto Mizukage, il giovane Kagura Karatachi. Quando un gruppo di delinquenti guidati da Shizuma Hoshigaki ruba le sette spade leggendarie del Villaggio della Nuvola per conquistare il Villaggio e riportarlo ai tempi di guerra in cui era conosciuto come la "Nebbia Insanguinata", Sarada e Boruto decidono di intervenire in segreto, prima che la situazione degeneri.
Kagura cerca di fare ragione Shizuma, che crede di essere in grado di scatenare una rivoluzione tramite il potere delle spade, ma l'uomo gli rivela di avere molti l'appoggio di molti daymio e personalità importanti all'interno del Paese dell'Acqua che non sono d'accordo con con l'attuale amministrazione di Chojuro e di Mei. Dopo la rivoluzione inoltre, Shizuma intende fare di Kagura il nuovo Mizukage, nella speranza che segua le tracce del nonno, il Quarto e sanguinario Mizukage Yagura Karatachi. Gli spadaccini di Shizuma cercano di distruggere il memoriale fatto costruire da Mei e Chojuro per ricordare i caduti della Quarta Guerra, ma vengono interrotti dall'arrivo di Boruto, Sarada e Chojuro.
Nel sottosuolo Buntan affronta Sarada servendosi delle sue spade del fulmine, Kiba. Sarada riesce a bloccare ed evitare i suoi rapidissimi e fulminanti attacchi attivando il suo Sharingan. Grazie alle abilità derivanti dal suo Sharingan, nonostante sia soltanto una giovane studentessa dell'Accademia, Sarada riesce a copiare con efficacia tutte le tecniche dell'Arte del Fulmine di Buntan, combattendo alla pari. Buntan riesce in fine a decapitare Sarada, solo per scoprire in realtà che si trattava di una tecnica illusoria, che Sarada lanciò da quando si avvicinò abbastanza da potere copiare la sua tecnica.
Sarada, in realtà nascosta, sottolinea che durante tutto il loro combattimento, il suo pesce elettrico ha elettrolizzato l'acqua, producendo idrogeno nell'aria. Sarada lo detona con una carta esplosiva, che lascia cadere su Buntan, sconfiggendola. Poiché ha però utilizzato troppo chakra, anche Sarada perde i sensi. Quando Boruto e Kagura riescono a sconfiggere Shizuma arrestando la sua rivoluzione, Iwabee e Tsurushi, il quale porta in groppa Sarada impossibilitata per il momento a camminare, avvertono Boruto che saranno in ritardo per l'appello della sera del maestro Aburame se non si daranno un mano. Iwabee si carica in spalla Boruto, e gli studenti di Konoha spariscono tra la nebbia mentre Kagura si gode la ritrovata pace dei sensi.
Saga del diploma[]
Sarada supera la parte teorica dell'esame finale. Coloro che hanno superato la prova teorica, vengono riuniti dai maestri Anko, Shino e Konohamaru in un punto della foresta che circa il Villaggio della Foglia. I tre spiegano che le regole dell'esame sono molto semplici. Consegnando a ciascuno studente una bandana bianca, precisano che se durante l'esame gli dovesse venire sottratta, verranno squalificati. Allo stesso modo, ciascuno dei tre maestri indosserà un obiettivo.
Se gli studenti riusciranno a distruggerlo, costringeranno il maestro in questione ad abbandonare la prova. Con sorpresa da parte di tutti, anche il Sesto Hokage Kakashi fa la sua comparsa sulla scena, spiegando a tutti che l'obiettivo del test sarà quello di sottrargli il campanello che porta legato alla cinta e che il vero compito dei tre maestri, sarà quello di ostacolarli combattendo con tutte le loro forze, in modo da impedirgli di arrivare a lui.
L'uomo precisa inoltre di avere a disposizione un singolo campanello, il che vuol dire che solo uno di loro riuscirà a superare l'esame. La prova ha inizio e gli studenti intraprendono tutti strade diverse nella speranza di arrivare a Kakashi senza incappare in uno dei tre insegnanti. Namida e Wasabi, troppo concentrare sul raggiungere direttamente Kakashi, vengono colte alla sprovvista da Konohamaru, che le stordisce con un singolo colpo. Boruto, Sumire, Sarada e Mitsuki le raggiungono. Boruto non ha però voglia di perdere il suo tempo con Konohamaru e, tramite un'azione strategica, riesce a proseguire sul suo cammino insieme a Mitsuki.
Sumire e Sarada sono così costrette ad affrontare Konohamaru, motivate dal fatto che, se riusciranno a sconfiggerlo, l'uomo sarà un problema in meno per i loro compagni. Sarada e Sumire utilizzano rispettivamente il potere dello Sharingan e della Nue per affrontare Konohamaru, che dichiara che adesso avrà qualcosa con cui potersi divertire. Nonostante vengano tutti sconfitti, il gruppo prende nota del limite di ventiquattro ore della prova, e del fatto che alcuni di loro, nonostante siano stati resi incoscienti o sconfitti in combattimento, abbiano ancora le loro bandane. Insieme, giungono alla conclusione che la prova serva soltanto a testare la loro determinazione. Boruto elabora allora un'efficace strategia. Mentre Metal, Sumire, Namida e Wasabi sconfiggono Anko e liberano i loro compagni, Boruto, Iwabee, Sarada, Denki e Mitsuki affrontano Konohamaru. Boruto distrae Konohamaru, permettendo a Denki, Iwabee e Mitsuki di bloccarlo tramite fūinjutsu combinato. Konohamaru ferma un colpo di Denki, ma il suo bersaglio viene colpito comunque e il maestro è così squalificato. Sarada e Boruto si erano trasformati l'uno nell'altro, permettendo a Sarada di avvicinarsi abbastanza da lanciargli un genjutsu con il suo Sharingan, in modo tale da non farlo accorgere del kunai con il quale Denki ha in realtà colpito il suo bersaglio.
Al sorgere del sole, Boruto attacca Kakashi con le sue copie. Kakashi però li abbatte uno ad uno, scoprendo che in realtà sono i suoi compagni di classe che hanno assunto le sue sembianze. Quando Boruto però riesce ad avvicinarsi abbastanza al Sesto Hokage, dando ai suoi compagni di classe il segnale, tutti si rialzano dalle loro posizioni, combinando le loro tecniche di sigillo in un unico grande fūinjutsu combinato. Kakashi utilizza allora contro di loro l'Arte del Fulmine per cercare di liberarsi dalla paralisi, ma i ragazzi riescono a resistere, determinati a diventare a tutti i costi dei ninja.
Boruto riesce a sfiorare il campanello prima che la prova giunga al termine, senza però afferrarlo completamente. Gli studenti pensano così di avere fallito, ma Kakashi annuncia invece che tutti quanti sono stati promossi. Kakashi puntualizza che non sarebbero stati in grado di impossessarsi del campanello nemmeno se il cielo si fosse fuso con la terra, ma è stato proprio nel momento in cui hanno collaborato tutti insieme per raggiungere un obiettivo che sono stati promessi. Shino si congratula con loro e rilascia la tecnica di trasformazione applicata sulle loro bandane, rivelando il copri fronte di Konoah. Adesso, sono stati tutti quanti ufficialmente promossi al grado di Genin. Gli studenti festeggiano. Iruka rimprovera Kakashi per essere stato troppo duro con i suoi studenti.
Shino riunisce i suoi studenti per un'ultima lezione, al termine della quale, assegnerà ciascun genin ad una squadra composta da tre membri. Chocho desidera essere assegnata alla stessa squadra di Sarada e allo stesso modo, Boruto spera di venire assegnato nello stesso team del suo migliore amico Shikadai. Purtroppo però, come la stessa Sarada afferma, saranno i maestri a decidere le assegnazioni. Shino spiega che una squadra a tre, indica dei compagni ai quali si può affidare la propria vita e questo perché nelle prossime missioni, il lavoro di squadra potrà fare la differenza tra la vita e la morte. Denki Kaminarimon, Iwabee Yuino e Metal Lee vengono assegnati alla Squadra 5. Wasabi Izuno, Sumire Kakei e Namida Suzumeno costituiranno la Squadra 15. Hoki Taketori, Hako Kuroi e Renga Kokubo faranno parte della Squadra 25. Enko Onikuma, Doshu Goetsu e Tsuru Itoi saranno la Squadra 40. Chocho Akimichi, Shikadai Nara e Inojin Yamanaka costituiranno invece la nuova formazione del leggendario team Ino-Shika-Cho, sotto il nome di Squadra 10, proprio come i loro genitori. Rimasti per ultimi, Boruto Uzumaki, Mitsuki e Sarada Uchiha vengono invece assegnati alla Squadra 7.
Boruto: Naruto the Movie[]
Durante una missione per catturare un panda, Boruto dimostra una grande capacità nell'utilizzo della tecnica della moltiplicazione del corpo, ma discute con Sarada del fatto che sono a caccia di un orso selvatico e non di un panda. Infine i tre concludono la missione con successo grazie sia a Boruto che Sarada, la ragazza però lo rimprovera per essere stato così avventato. Mitsuki si complimenta con lui definendo la sue abilità prodigiose e che non ci si poteva aspettare altro da un figlio e nipote di un hokage. Al loro ritorno Konohamaru fa notare a Boruto che lui rischierebbe di perdere contro Sarada a casa della stirpe Uchiha di quest'ultima, successivamente Konahamaru mostra ai sui allievi il Rasengan.
Konohamaru comunica ai suoi genin che li ritiene pronti a partecipare al prossimo esame di selezione dei Chunin. La prima prova, amministrata da Sai, consiste nel rispondere vero o falso ad un quesito. Il quiz è però un tranello, perchè a prescindere dalla risposta, vengono tutti fatti precipitare in un lungo di inchiostro, e solo chi ne uscirà "pulito" potrà passare alla prova successiva. Mitsuki riesce appena in tempo ad utilizzare la sua Tecnica del Corpo Flessibile per afferrare i suoi compagni e portarli in salvo.
I ragazzi riescono così a passare alla seconda prova, che consiste in una competizione tra squadre per riuscire a recuperare la bandiera avversaria senza però perdere la propria. Mentre Boruto rimane indietro per fare da guardia alla bandiera, Mitsuki e Sarada cercano di impossessarsi di una bandiera utilizzando le loro abilità di spionaggio. Quando Boruto viene attaccato dai genin della Nebbia, Mitsuki torna indietro per aiutarlo. Boruto però, utilizzando un'apparecchiatura che gli permettere di alterare tutte le nature del chakra, riesce ad evocare dal nulla un'onda che travolge i suoi avversari. Intanto Sarada, utilizzando il potere del suo Sharingan, individua la barriera avversaria, riuscendo a portare alla vittoria la squadra, che viene ammessa alla prova successiva. Nella terza fase degli Esami di selezione dei chunin, Sarada sconfigge Tarui. In seguito,Sarada e Boruto scoprono che Mitsuki è il figlio di Orochimaru.
Descrizione[]
Aspetto[]
Sarada ha una carnagione chiara, capelli lisci e corti all'altezza delle spalle. Da suo padre ha ereditato il colore nero dei capelli e degli occhi. Da Sakura ha invece ereditato la forma degli occhi e delle labbra, oltre che quella del viso. Indossa anche un paio di occhiali rossi simili a quelli di Karin, donatole da quest'ultima in tenera età. Nell'Epilogo di Naruto, lei indossa una giacca rosa sopra ad un maglioncino giallo, sotto di esso indossa una camicia bianca a collo alto con un cravattino rosso. Indossa una gonna rossa e un paio di stivali neri con la punta aperta.
In Naruto Gaiden il suo modo di vestire è molto simile a quello della madre, indossa una camicia rossa senza maniche, simile a quella indossata da Sakura, con il simbolo del suo clan sulla schiena, un paio di pantaloncini corti bianchi con delle calze nere che arrivano fino a metà coscia e dei lunghi manicotti neri, che ricordano quelli usati da Sasuke. Indossa anche sulla fronte il coprifronte del villaggio.
Carattere[]
Sarada ha ereditato i tratti caratteristici di entrambi i genitori. Sarada è una ragazza tranquilla, e, come il padre, farebbe di tutto per arrivare ai suoi scopi. Guarda i suoi compagni di classe dall'alto al basso, ma comunque è in buoni rapporti con loro. È molto chiusa in se stessa, anche per la sofferenza dovuta alla mancanza del padre nei suoi primi 11 anni di vita. A scuola è la migliore in tutte le materie e questa caratteristica l'ha presa dalla madre, ma ciò è anche dovuto al suo continuo allenamento. Disprezza il combinaguai Boruto, nonostante riconosca che entrambi condividono la stessa relazione con i loro rispettivi padri.
Abilità[]
Sarada dimostra di possedere una mente acuta e analitica, in grado di leggere gli attacchi del nemico, e di contrastarlo con le sue strategie e con il lavoro di squadra. Ha anche dimostrato di essere una maestra nell'arte dello Shurikenjutsu e di essere molto agile. Da Sakura ha appreso il Perfetto Controllo del Chakra, ottenendo così la possibilità di sferrare colpi distruttivi. Infatti, concentrando il chakra nei suoi pugni o nei suoi piedi e rilasciandolo velocemente al contatto con l'obbiettivo, Sarada è in grado di acquisire un incredibile livello di forza, praticamente sovrumano. Per cui Sarada è in grado di distruggere ossa, edifici, rocce e avversari con enorme facilità.
Sarada è in grado di usare l'Arte del Fulmine per produrre sfere di energia e le Arti Illusorie per ingannare i suoi nemici grazie allo Sharingan. Sarada è capace di impiegare anche l'Arte del Fuoco, grazie alla quale è in grado di emettere un potente getto di fiamme dalla bocca per mezzo della tecnica della Palla di Fuoco Suprema. Inoltre, come mostrato nella fine del quinto capitolo del romanzo "Sasuke Shinden: Meastri e Discepoli", Sarada è in grado di utilizzare l'Arte del Vento, che nel romanzo utilizza, insieme a Sasuke e Boruto, per attutire l'impatto sull'acqua.
Arte Oculare[]
Sarada risvegliò lo Sharingan, l'Abilità Innata del suo clan, in tenera età e, come Sasuke, non sembrava essene consapevole ; infatti riesce ad attivarlo a suo piacimento solo dopo averlo risvegliato per lo stress provocatole dall'imminente incontro col padre.
Durante la battaglia con Deepa, lo stress provocato dalla battaglia, spinge i suoi occhi al livello successivo, ottenendo così uno Sharingan a due tomoe. Esso le dà la capacità di osservare e differenziare il flusso di chakra, prevedere i movimenti e le tecniche mimiche, copiare le tecniche dell'avversario, oltre che vedere attraverso le illusioni.
Riferimenti[]
- ↑ Zai no Sho, pag. 29