Tecnica della Resurrezione[1] | |||||
(口寄せ・穢土転生, Kuchiyose: Edo Tensei) | |||||
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Debutto | |||||
Manga | Naruto #117 | ||||
Anime | Naruto #69 | ||||
Informazioni | |||||
Livello | Livello S | ||||
Classificazione | Arti Magiche, Tecniche Proibite, Tecniche di Resurrezione, Tecniche Spaziotemporali | ||||
Classe | Supplementare | ||||
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La Tecnica della Resurrezione (口寄せ・穢土転生, Kuchiyose: Edo Tensei) è un tipo di Tecnica del Richiamo che lega l'anima di una persona deceduta ad un "contenitore" vivente, riportandola a com'era quand'era viva per compiere il volere del suo evocatore. Venne originariamente creata da Tobirama Senju, il quale dopo averla ideata la dichiarò una Tecnica Proibita. Orochimaru scoprì la tecnica decenni dopo e ne migliorò il suo utilizzo, e in seguito il suo subordinato Kabuto Yakushi riuscì quasi a perfezionarne l'uso.
Utilizzo[]
Prima che questa tecnica possa essere eseguita, l'utilizzatore deve ottenere parte del DNA della persona che intende resuscitare. Kabuto sottolinea che fondamentalmente questo consiste nel profanare una tomba, ma si possono utilizzare anche macchie di sangue o organi rimasti dall'uccisione della persona.[2] L'anima di chi si intende resuscitare deve risiedere nell'Aldilà; le anime intrappolate nello stomaco del Dio della Morte, ad esempio, non possono essere reincarnate finché si trovano lì.[3] Inoltre, è necessario compiere un sacrificio umano per ottenere il contenitore dell'anima da reincarnare.[2]
Per eseguire effettivamente la Tecnica della Resurrezione Impura, il DNA della persona da resuscitare deve essere imbrattato su una speciale pergamena. Una volta attivata la pergamena, i resti del defunto si distribuiscono sotto forma di un sigillo speciale con il sacrificio vivente nel centro. Quindi, polvere e cenere racchiudono il corpo del sacrificato, e gli conferiscono lo stesso aspetto che il resuscitato possedeva al momento del suo decesso. Il chakra del sacrificato viene completamente sovrascritto dal chakra di chi si reincarna. Sebbene la vittima prescelta sia ancora tecnicamente viva mentre la tecnica si compie, essa non sarà più in controllo del suo corpo, e morirà non appena l'anima da resuscitare verrà rilasciata.
Nonostante Tobirama fosse il creatore di questa tecnica, il suo uso aveva due difetti: le anime reincarnate non erano per nulla potenti quanto tornavano in vita, e lui poteva controllarne solo poche alla volta.[4] Si dice che Orochimaru abbia in qualche modo mitigato entrambi i problemi, ma fu Kabuto ad eliminarli quasi totalmente, al punto che le anime da lui resuscitate erano forti quasi come fossero ancora in vita, ed inoltre lui riusciva a controllarne tante quante desiderava, risorse permettendo.[2]
I redivivi possono essere mobilitati da chi li controlla come fossero fanti: possono essere spediti in qualsiasi luogo si desideri. In alternativa, le bare che li contengono possono essere evocate in un determinato luogo, assumendo che qualcuno sia lì per eseguire l'evocazione. I redivivi possono essere richiamati indietro in modo simile, ossia con una bara che emerge intorno a loro per racchiuderle di nuovo.
Controllo[]
L'unica discrezione che l'utilizzatore della tecnica deve tenere in mente è quanto controllo esercitare sull'anima resuscitata. In un primo momento, l'utilizzatore è in grado soltanto di limitare i movimenti del risorto. In generale, questo limitato controllo non è un problema per l'evocatore, perché quest'ultimo può "disattivare" la tecnica e confinare il reincarnato in una bara fino a quando questo non gli sarà necessario. Tuttavia, esiste la possibilità che il reincarnato sia abbastanza forte da resistere e rompere questo controllo; Orochimaru ha notato che Hashirama Senju, resuscitato, si sarebbe potuto liberare dal controllo se lo avesse voluto.
Per essere effettivamente in grado di controllare le sue azioni, l'utilizzatore deve impiantare uno speciale talismano, generalmente attaccato alla fine di un kunai, nel cervello del reincarnato. Il design del talismano determina quanto sia forte il controllo:
- Nella sua forma più basilare, le anime reincarnate mantengono la loro personalità, e sono libere di affrontare un determinato compito come vogliono, a patto che si eseguano le richieste dell'evocatore. Da un lato, questo le rende più utili in combattimento, in quanto esse sanno come usare al meglio le proprie abilità.[5] D'altra parte, anche se sono costrette ad eseguire gli ordini dell'evocatore e ad agire senza reticenza,[6] possono indebolire fino ad un certo grado il loro evocatore, sia prendendo decisioni sbagliate da cui gli avversari possono trarre vantaggio, sia dando consigli agli avversari su come sconfiggerli.[7] Nonostante i rischi che se ne ricavano, Kabuto preferisce utilizzare questo livello di controllo.
- Al suo livello più forte, la personalità dell'anima reincarnata è completamente soppressa. L'evocatore controlla tutte le sue azioni, e riesce persino a parlare attraverso l'anima risorta.[8] Sebbene ciò garantisca che l'anima reincarnata agirà sempre come desiderato, questo tipo di controllo richiede l'attenzione dell'evocatore per ogni azione che essa deve intraprendere, rendendo difficile per lui controllare più anime per volta. Orochimaru preferisce questo livello di controllo. Kabuto a volte ha riscritto i talismani per il controllo remoto per passare a questo livello di controllo quando la situazione lo richiedeva.[9]
Kabuto e Orochimaru sono in grado di rafforzare i vincoli che usano attraverso mezzi esterni: Kabuto spilla chakra dai sigilli maledetti impressi su Anko Mitarashi,[9] e Orochimaru usa le cellule di Hashirama Senju.[10]
Attributi[]
In un primo momento, quando l'anima viene reincarnata il suo corpo apparirà grigio e in uno stato di leggera putrefazione, percorso da crepe e altre imperfezioni. L'evocatore può scegliere di ringiovanire il corpo reincarnato quando impianta il talismano di controllo, ripristinando la sua carnagione e riducendo alcune delle imperfezioni; si tratta semplicemente di un cambiamento estetico, le imperfezioni esteriori non minano le abilità delle anime resuscitate. Una caratteristica inevitabile di un corpo reincarnato sono le sclere degli occhi oscurate: un'anima che mantiene la sua personalità avrà sclere grigie, mentre un'anima a cui la personalità è stata soppressa avrà sclere nere.[4]
Un individuo reincarnato possiederà tutte le abilità che ha avuto durante la sua vita, incluse eventuali Abilità Innate e Abilità Maggiori. Il risorto sarà fisicamente identico a com'era al momento del suo decesso, e manterrà eventuali handicap fisici che possedeva (vedi, ad esempio, le gambe danneggiate di Nagato). Esistono tuttavia delle eccezioni: le malattie possedute non saranno conservate, né verrà conservato alcun danno fisico che abbia contribuito alla morte. Per quanto riguarda il materiale genetico esterno all'individuo, c'è qualche incongruenza sul fatto che anche questo venga ripristinato o meno: ad esempio, Hanzo conserva la ghiandola velenosa della salamandra nera, ma Madara Uchiha non ha accesso al materiale genetico di Hashirama Senju.
Gli abiti che le anime reincarnate possiedono sono identici a quelli che indossavano al momento della morte, sebbene anche questo sia un aspetto solamente esteriore; le armature non offrono alcuna protezione reale, essendo dello stesso materiale del resto del corpo. Tuttavia, i membri di Alba resuscitati sono dotati di mantelli diversi da quelli che indossavano. L'arma solitamente non viene recuperata, ma deve essere ritrovata dall'evocatore; i Sette Spadaccini della Nebbia, ad esempio, hanno solo accesso a quelle spade che Kabuto è in grado di acquisire.[11] Un'eccezione sembrano essere i Tesori dell'Eremita delle Sei Vie posseduti dai Fratelli Oro e Argento.[12]
La grande maggioranza dei resuscitati ha ottenuto la stessa potenza che possedeva in vita, come ad esempio nel caso di Muh. Tuttavia alcuni resuscitati, come Madara Uchiha, non sono stati resi in grado di utilizzare al massimo le proprie abilità: Madara, resuscitato, viene inizialmente vincolato con successo dalla Porta del Myojin, ma riesce poi a liberarsene facilmente non appena riacquista la propria vita.[13] Allo stesso modo, ci sono alcune cose che un corpo reincarnato semplicemente non può fare, come accedere a tutte le abilità del Rinnegan o diventare la forza portante della Decacoda.[14]
Benefici[]
Uno dei principali benefici della Tecnica della Resurrezione è che concede corpi immortali a coloro che vengono resuscitati. Ogni danno che essi ricevono si rigenera nel tempo e, supponendo che il danno non sia troppo debilitante, essi possono continuare ad attaccare anche prima che il corpo si riprenda del tutto. Questo fu uno degli scopi principali per cui Tobirama creò la tecnica: avrebbe potuto usare più anime resuscitate per indurle ad eseguire una serie di attacchi kamikaze fino al definitivo debellamento della minaccia;[15] egli creò la tecnica delle Carta-bombe Stratificate proprio per questo scopo. I corpi resuscitati non sanguinano, tranne nei casi in cui è necessario il sangue per eseguire la Tecnica del Richiamo.[16]
Un secondo vantaggio è il fatto che gli individui resuscitati hanno accesso a chakra illimitato. Essi possono combattere all'infinito ed eseguire tecniche fisicamente impegnative o richiedenti quantità ingenti di chakra senza problemi, sapendo che le loro attuali riserve si riempiranno all'infinito.[17] Sono comunque soggetti a certe limitazioni intrinseche alle tecniche stesse, come il fatto che il chakra del Secondo Tsuchikage venga diviso a metà dopo aver usato la Tecnica di Scissione,[18] o che si sia in grado di creare solo un certo numero di cloni.[19] Altri effetti collaterali possono ancora manifestarsi, come ad esempio nel caso del sanguinamento degli occhi di Itachi Uchiha quando utilizza lo Sharingan Ipnotico.
Gli individui reincarnati sono immuni agli effetti dello Tsukuyomi Infinito.[20]
Contrastare la tecnica[]
Uccidere l'evocatore non libera l'anima reincarnata. Ci sono solo tre modi garantiti per porre fine alla tecnica:[4]
- Rimuovere l'anima dal corpo resuscitato, utilizzando ad esempio il Sigillo del Diavolo.
- Indurre l'evocatore a terminare la sua stessa tecnica. Poiché è improbabile che quest'ultimo lo faccia volontariamente, l'uso di un'Arte Illusoria per ingannarli è il metodo più efficace. La sequenza dei sigilli richiesti per annullare la tecnica è Topo, Bue, Scimmia, Tigre, Drago, Cinghiale. [21] (Durante la dimostrazione della tecnica a Tobi, Kabuto mente, rivelandogli erroneamente che i sigilli per rilasciarla sono Cane, Cavallo, Tigre).[22] L'Eremita delle Sei Vie ha dimostrato la capacità di sciogliere la tecnica nonostante non sia l'evocatore.[23]
- Un metodo meno affidabile, anche se ugualmente efficace, è quello di far sì che l'anima reincarnata sia influenzata emotivamente, in modo tale da permetterle di liberarsi dall'influenza della tecnica.[24]
Quando un'anima viene liberata dalla tecnica, il suo corpo si disintegra in polvere, e la vittima sacrificale cade morta sui detriti. L'anima liberata può poi soffermarsi brevemente per dire le sue ultime parole e compiere alcune ultime azioni.
Se la Tecnica della Resurrezione Impura non può essere sciolta, i corpi resuscitati possono comunque essere neutralizzati. Durante la Quarta Guerra Mondiale Ninja, i ninja dell'esercito alleato sviluppano il metodo di legare i corpi risorti in modo che non possano spostarsi per poi porre dei sigilli su di essi in modo che non rappresentino più una minaccia. L'Arte dello Yin-Yang, come manifestato con le Sfere dei Desideri, può eliminare le proprietà rigenerative dei corpi resuscitati, ridurre la loro potenza e persino ucciderli a tutti gli effetti.[25]
Ci sono anche altri casi di perdita del controllo dell'anima reincarnata da parte dell'evocatore.
- Itachi Uchiha, ad esempio, fu colpito con un Kotoamatsukami dall'occhio di Shisui (questo era stato trapiantato in un corvo, che poi fu immagazzinato nel corpo di Naruto), e questo rese possibile sostituire i comandi di Kabuto con ordini diversi.[26] Kabuto, in ogni caso, rimase ancora in controllo di Itachi in quanto aveva al talismano di controllo,[27] e in effetti rimase ancora in grado di liberarlo dalla tecnica.
- Se l'anima reincarnata conosce i sigilli ninja, può recidere il controllo dell'evocatore su di essa; nell'anime, i sigilli richiesti sono Serpente, Pecora, Cinghiale, Cane, Tigre.[28] Ciò garantisce ad essa il pieno controllo delle proprie azioni, tutti i benefici di un corpo immortale, e impedisce all'evocatore di rilasciarli dalla tecnica.
- Un altro modo per prendere il controllo dei corpi resuscitati è attraverso l'uso dell'Arte Eremitica delle Sei Vie, come nel caso di Obito, divenuto forza portante della Decacoda. Obito, impiantando nelle ex forze portanti resuscitate i suoi conduttori di chakra, fu in grado di strappare le forze portanti dal controllo di Kabuto e controllarle perfettamente. Tuttavia, va notato che Kabuto rimase ancora in grado di rilasciarle dalla Tecnica della Resurrezione Impura.
Ninja resuscitati[]
Resuscitati da Orochimaru[]
Nome | Origine | Vittima sacrificale | Motivo della resurrezione |
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Hashirama Senju | Villaggio della Foglia | Zaku Abumi/Clone di Zetsu Bianco | Scontro con Hiruzen Sarutobi. Informazioni e scontro con Madara Uchiha |
Tobirama Senju | Villaggio della Foglia | Kin Tsuchi/Clone di Zetsu Bianco | Scontro con Hiruzen Sarutobi. Informazioni e scontro con Madara Uchiha |
Hiruzen Sarutobi | Villaggio della Foglia | Clone di Zetsu Bianco | Informazioni e scontro con Madara Uchiha |
Minato Namikaze | Villaggio della Foglia | Clone di Zetsu Bianco | Informazioni e scontro con Madara Uchiha |
Yota (solo anime) | Sconosciuto | Sconosciuta | Test sulla Tecnica della Resurrezione Impura |
Terzo Kazekage (solo anime) | Villaggio della Sabbia | Sconosciuta | Scontro con Sasori e Deidara |
Osoi (solo anime) | Villaggio della Nuvola | Ninja della Foglia | Sbaglio di persona |
Resuscitati da Kabuto[]
Note[]
<references>
- ↑ Rin no Sho, pag. 181
- ↑ 2,0 2,1 2,2 Naruto, cap. 520
- ↑ Naruto, cap. 618, pagg. 13-17
- ↑ 4,0 4,1 4,2 Naruto, cap. 521
- ↑ Naruto, cap. 513, pagg. 2 e 17
- ↑ Naruto, cap. 548, pag. 14
- ↑ Naruto, cap. 557
- ↑ Naruto, cap. 560, pag. 2
- ↑ 9,0 9,1 Naruto, cap. 522
- ↑ Naruto, cap. 620, pagg. 9-11
- ↑ Naruto, cap. 523, pag. 6
- ↑ Naruto, cap. 527, pagg. 1-3
- ↑ Naruto, cap. 656, pag. 17
- ↑ Naruto, cap. 614, pag. 5
- ↑ Naruto, cap. 561, pag. 2
- ↑ Naruto, cap. 548, pag. 17
- ↑ Naruto, cap. 591, pag. 17
- ↑ Naruto, cap. 553, pagg. 4-5
- ↑ Naruto, cap. 637, pagg. 4-5
- ↑ Naruto, cap. 677
- ↑ Naruto, cap. 589, pagg. 8-12
- ↑ Jin no Sho, pag.276
- ↑ Naruto, cap. 691, pag. 13
- ↑ Naruto, cap. 518, pag. 17
- ↑ Naruto, cap. 642, pagg. 4-5
- ↑ Naruto, cap. 550, pag. 8
- ↑ Naruto, cap. 582, pag. 3
- ↑ Naruto Shippuden, episodio 340